domenica 3 gennaio 2016

Programma


Frequento la messa tridentina solo da tre anni, ma mi pare già una vita, tante sono le cose che ho capito e i “grandi” e piccoli incontri e scoperte che ho fatto. Ho dunque diverse cose da raccontare, il che è bene, altrimenti il blog morirebbe prima di nascere.
Dall'altro lato, devo stare attento ad iniziare col piede giusto e soprattutto cercare di condensare quel che mi passa per la testa in parole semplici, il che non mi riesce tanto spesso. Per questo motivo, scriverò, specie all'inizio, articoli piuttosto brevi, per non rischiare di annoiare o peggio confondere voi lettori.
Il mio blog, già a partire dallo scopo che si prefigge: riportare la messa di sempre a Fucecchio, si inserisce nella galassia tradizionalista. Questi blog sono mantenuti da sacerdoti e/o cattolici molto ferventi e spesso ben ferrati nella dottrina e nel diritto canonico: chi già frequenta questo tipo di siti, non troverà nel mio niente di particolare, visto che sono una persona piuttosto ordinaria e priva degli slanci mistici o dottrinali che si trovano negli altri siti.

Ciò che intendo offrire ai frequentatori è, per cominciare, un'introduzione più piana e didattica alla messa in latino, alla sua articolazione e svolgimento e soprattutto mostrare la connessione fra questo rito e l'archittetura delle nostre chiese... e come il passaggio alla messa moderna abbia implicato una modifica dei templi cattolici che, diciamo così, non è stata molto felice.
Le mie fonti saranno: altri blog, documenti del magistero, la scrittura, la mia esperienza.

Insomma, cercherò di scrivere un vademecum per principianti, come lo sono stato io i primi tempi.

Inizierò dal tema capitale e più in vista: la lingua.

Vedrò poi di descrivere lo svolgimento della celebrazione e il tipo di architettura che da essa scaturisce, accennando, se del caso, ai cambiamenti intervenuti col rito moderno, a seguito del quale le nostre chiese furono profondamente modificate. Spero di trovare foto storiche da pubblicare nel blog.

Successivamente descriverò per sommi capi i vari modi di celebrare: c'è infatti differenza a seconda delle occasioni (feriali, per i santi, domenicali, ecc.) e della loro importanza. Soprattutto la messa feriale, che viene dialogata a bassa voce fra sacerdote e chierichetti, è la più ostica per gli avvezzi alla messa moderna, che invece è sempre detta ad alta voce.

Il tutto inframmezzato da notizie riguardo al procedere di questa iniziativa e da aneddoti buffi o interessanti che capiteranno in corso d'opera.

Andrà come Dio vorrà, ma una cosa intanto è sicura: mi sto già divertendo un sacco e mi mordo le mani per essere stato troppo pigro e aver iniziato così tardi.

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