lunedì 23 maggio 2016

Aggiornamento 20160523 - Rifiuto


Sabato ci è stato comunicato il diniego alla nostra richiesta di Messe secondo il MP Summorum Pontificum. Di seguito la lettera, la mia risposta e alcune ulteriori considerazioni.

Stiamo preparando il ricorso alla Pontificia Commissione Ecclesia Dei, competente in questi casi, assieme a un canonista.

Diniego


Caro G.
Ieri alla presenza del Mons. Vescovo dopo aver esaminato accuratamente con i sacerdoti dell'unità pastorale di Fucecchio la Sua richiesta per celebrazione della S. Messa secondo il Rito Straordinario in S. Maria delle Vedute, siamo giunti collettivamente al parere che in questo momento non vediamo la possibilità e disponibilità per tali celebrazioni.

Condividiamo il suggerimento del Mons. Vescovo che il gruppo stabile Maria Immacolata si potrebbe unire all’esistente già celebrazione della S. Messa secondo il Rito Straordinario presso la comunità parrocchiale di Bientina.

Per informazioni più dettagliate pregherei rivolgersi a Mons. Andrea Pio Cristiani Arciprete di Fucecchio e il vicario episcopale per l'unità pastorale di Fucecchio.
Cordiali saluti
don Giorgio

Risposta


Caro Don Giorgio,

grazie per la risposta e per il suggerimento. Che non ci è possibile mettere in pratica, visto che siamo di Fucecchio, non bientinesi.
A questo punto, come già anticipatole verbalmente, faremo come S. Paolo e ci appelleremo - però con dispiacere - a Roma.
Buona Giornata,
G.
 
Considerazioni

A fronte di un diniego privo di motivazioni e visto che la decisione è stata presa in comune dai due parroci: Don Giorgio (1x chiesa) e Don Andrea (4x chiese), bisogna osservare che:
  • i fedeli ci sono: l'associazione lo dimostra e il bacino potenziale (comprensiorio del Cuoio, empolese, Vinci, Cerreto) è davvero ampio
  • abbiamo trovato due sacerdoti stabili, forse anche un terzo
  • avremmo potuto celebrare DUE messe già in giugno
  • a Fucecchio ci sono TRE chiese ove viene celebrata un'unica Messa domenicale: ampio spazio per una Messa tradizionale alle 10:00-10:30
  • Bientina è fuori diocesi
 Infine:
  • Dio ha permesso questo rifiuto, vuol dire che ci richiede un di più di impegno, di pazienza e, va da sé, preghiera.




venerdì 20 maggio 2016

Simboli I – La Medaglia Miracolosa


In questo articolo e nel prossimo si spiegano l'origine dei simboli apposti sui documenti del coetus fidelium e come siano stati scelti.

Il primo è naturalmente l'immagine della S. Vergine, il cui titolo di Immacolata dà il nome al nostro gruppo. Essa compare sui documenti ufficiali con cui comunichiamo con le autorità.

Molti l'avranno di certo riconosciuta: è il recto della Medaglia Miracolosa di Rue Du Bac dove la Madonna apparve nel 1830 a S.Catherine Labouré.

L'idea iniziale in realtà era quella di intitolare il gruppo alla Madonna di Fatima, per tanti motivi, ma anche per uno estetico: è l'iconografia della Madonna che mi piace di più, con l'abito tutto bianco bordato d'oro e la corona sul capo, in particolare col velo regale, col ricamo floreale. C'è una statua particolarmente bella in chiesa a S. Croce sull'Arno.



Nonostante tutto però il nome non mi convinceva: inoltre non riuscivo a trovare un'immagine grafica, che potesse fungere da logo. Anche le fotografie erano difficili da usare, per via dell'inquadratura o degli sfondi multicolore.

Fu così, che, omnia cooperantur in bonum etiam Google, mi imbattei in un'immagine particolarmente bella della Medaglia Miracolosa, che ora fa bella mostra di sé sui nostri documenti.


Dopo quasi due secoli, la medaglia ormai fa parte dei devozionali cattolici ed è talmente diffusa che non ci facciamo quasi più caso: ripassandone la storia però, se ne riscopre la grande importanza.

Intanto, l'apparizione di Rue du Bac nel 1830 è la prima delle tre grandi apparizioni mariane nella Francia (e nell'Europa) del XIX secolo: quella Francia figlia prediletta della Chiesa che, caduta nelle mani della massoneria, ne subiva il terribile giogo, come lo subirono poi l'Italia, le Americhe e oggi tutto il mondo.

Sono gli appartenenti alla sinagoga, che Gesù ben definì di satana, in quorum manibus iniquitates sunt, dextera eorum repleta est muneribus: ti promettono – e pare ti diano – il paradiso in terra, con le auto, le case, i viaggi, le crociere, il cinema, internet... ma hanno le mani lorde del sangue dell'aborto, del divorzio, del “matrimonio” omosessuale e di tutte le leggi, grandi e piccole, fatte per distruggere la civiltà cristiana e la famiglia che ne è il fondamento.

Ben disse loro Dio, quando si dettero agli idoli di Canaan, e dice a noi oggi: “Non avete voluto rispettare le mie leggi. Bene: vi lascio nelle mani dei vostri nemici. Vedremo se il loro giogo sara più leggero del Mio!”

Come loro siamo diventati e peggio, perché più in alto ci avevano portato il Redentore e i suoi Santi: inquieti e mai sazii: non più pellegrini verso il Cielo, ma raminghi in un mondo al crepuscolo, col cuore più arido del deserto del Sinai. 

E tuttavia, quando le ben meritate tenebre iniziavano a diffondersi, la Madre Santissima impetrò e ottenne di poterci soccorrere e fare da lampada di vetro purissimo, che diffonde incorrotta la luce del Cristo: sulla Medaglia Miracolosa è scritto Maria concue sans peché “Maria concepita senza peccato”. La diffusione di questa devozione convinse Pio IX a proclamare il dogma dell'Immacolata Concezione.

Le altre due grandi apparizioni furono La Salette nel 1843 e Lourdes nel 1858: quest'ultima avvenuta a conferma del dogma, dopo la sua proclamazione.

È un alternarsi di messaggi di speranza e di gravi ammonimenti alla conversione, altrimenti Dio avrebbe lascaito libero corso alla propria collera. Questo ciclo raggiungerà l'apice sessant'anni dopo a Fatima, dove la Madonna chiederà a due innocenti di sacrificarsi per la propria patria, proprio quando gli adepti della sinagoga conquistavano la Russia ed emanavano la prima legge in favore dell'aborto.

E sappiamo bene cosa dovette annunciare la Madre di Dio: catastrofi umane: guerre e apostasia, catastrofi naturali e la caduta della Chiesa Cattolica, sostituita da una sua contraffazione.

È la prostituta dell'Apocalisse, seduta sulla città dei sette colli: che fornica con la sinagoga, i maomettani, gli eretici e chiama tutto questo “ecumenismo”.

“Ma Dio aveva altri piani.” Ci dicono dal Cielo per bocca di Anna Catharina Emmerick.

È la prova suprema: quando il clero stesso abbraccia il mondo e chi lo dirige e abbatte la Santa Dottrina, come Giuda, o fugge come gli Apostoli nel Getsemani, non resta che Dio: “Se sia meglio obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, giudicatelo da voi stessi.” Lo disse S. Pietro al Sommo Pontefice di allora, cui comunque era sottoposto: vale per noi anche oggi.

Sarà – è – triste e doloroso, ma sappiamo già come va a finire: la Chiesa risorgerà, come già fece il Suo Sposo. E allora non ci sarà più spazio per i giuda e i tiepidi, i filii diffidentiae che non si sono fidati delle promesse del Cristo e han rincorso le menzogne di satana.

Il velo di Fatima dunque copre comunque questa opera: col bianco della sua purezza e l'oro della regalità di Dio.

Rendici puri Santa Madre, perché solo dalla purezza nascono il coraggio e tutte le virtù! Quanto ne abbiamo bisogno! Discerne causam nostram de gente non sancta! Fa' che fra un anno celebriamo te, Regina del Paradiso! Solo te! Lontani dagli apostati, che già si preparano a inneggiare all'eretico tedesco, il cui nome non scrivo, perché non deve apparire accanto al tuo:

Maria di Nazareth

 

 

lunedì 16 maggio 2016

Aggiornamento – 20160516

Il vescovo ha prontamente risposto all'ultima lettera circa il permesso di celebrare già a giugno (di cui all'ultimo post), rispondendo che
  • come già comunicato durante l'udienza, non pertiene al vescovo esprimersi in materia
  • non gli è parso ravvisare nei nostri parroci la disponibilità a concedere la chiesa
Per cui la questione va chiarita fra noi fedeli e i nostri parroci: il vescovo accetterà qualsiasi decisione degli stessi.

Oggi mio fratello cercherà di incontrare Don Giorgio dopo la Messa, per avere una risposta definitiva, visto che “deve decidere il vescovo” non è più applicabile.

Se dovessimo avere risposta negativa, non resta che il ricorso alla commissione Ecclesia Dei, posto che il nostro ordinario non ritiene opportuno intervenire.

A quel punto, richiederemo l'applicazione del Summorum Pontificum in una qualsiasi chiesa della città, indipendentemente dalla parrocchia.

Dal Coordinamento Toscano Benedetto XVI abbiamo ricevuto i contatti di persone esperte che speriamo ci possano aiutare in merito.

Ci affidiamo come sempre a chi di pazienza ne sa qualcosa.



Buona Pentecoste!



mercoledì 11 maggio 2016

Il tempo dell'attesa

La situazione è questa:

  • Un sacerdote ha confermato di poter celebrare un sabato di giugno: la data è fissata, non la dico per ovvii motivi
  • Un altro sacerdote potrebbe pure celebrare in giugno, me lo confermerà più avanti
  • Entrambi hanno dato la disponibilità dopo la pausa estiva, da settembre/ottobre in poi, per messe mensili
Abbiamo così ottemperato alla prova chiesta informalmente dal vescovo durante l'udienza, che la Provvidenza ci sostiene... almeno un pochino.

Il secondo chierichetto sta imparando: altra preoccupazione sollevata, che il sacerdote si trovasse sprovvisto di ministranti.

Adesso siamo in attesa di un pertugio nell'agenda di S.E.R., affinché possa incontrare di nuovo i parroci di Fucecchio e prendere una decisione definitiva.

Preghiamo i gentili lettori di pregare il Rosario con fervore affinché la decisione giunga in tempo e sia positiva.

Visto che siamo nelle mani dei nostri pastori, vediamo di mettere loro nelle mani di Maria.


lunedì 9 maggio 2016

Sacerdote, Sacerdote delle mie brame...


Allora: i fedeli ci sono... spero: dipende anche da voi che leggete!

I chierichetti pure: io e il mio fratello che sta imparando. Preparatevi a qualche svarione.

Manca l'unica persona necessaria: il  sacerdote.

Stiamo contattando varii sacerdoti in zona di cui conosciamo il recapito, o direttamente o attraverso conoscenti.

L'idea è di cominciare con una celebrazione mensile officiata da due-tre sacerdoti a rotazione, così che l'impegno non sia  troppo gravoso per i singoli e rischi di danneggiare la cura pastorale delle comunità di origine.

Forse abbiamo già due sacerdoti propensi ad aiutarci:

preghiamo tutti insieme per loro, che possano davvero confermare l'impegno.

Tutto questo, nella speranza di aiutare il vescovo nella sua opera di discernimento della nostra iniziativa e convincerlo a incaricare un sacerdote diocesano.

Offrite Rosarii e preghiere perché i nostri sforzi e quelli dei sacerdoti che ci aiuteranno siano coronati da successo!

La Richiesta Ufficiale


L'UDIENZA DAL VESCOVO

I portavoce del nostro gruppo stabile Maria Immacolata sono stati ricevuti dal vescov il 22 aprile. Nell'occasione, S.E.R. ha preso visione dei documenti e delle firme originali e ha ricevuto la richiesta ufficiale (già anticipata in precedenza via posta elettronica) di una celebrazione stabile secondo il Rito Tridentino:

 
Il vescovo, pur sostenendo un diverso orientamento liturgico, e dunque senza dare un consenso esplicito alla nostra iniziativa, non vi si è in ogni caso opposto: dipende però da noi trovare un sacerdote idoneo. Se ci riusciremo, lo considererà un segno provvidenziale.

Certamente un percorso più liscio piacerebbe a parecchi, se non a tutti: d'altra parte, a questo modo si cresce in perseveranza. In ogni caso le "risorse umane" disponibili per il nostro ordinario sono scarse di questi tempi, e dei pochi sacerdoti che ancora conoscono il Rito tradizionale, nessuno - per quanto ne so - ha voglia di rispolverarlo.

Dunque, prendiamo in parola il nostro pastore: affidiamoci alla Provvidenza e alla Sua SS. Madre, Sposa e Figlia, che anticipatamente ci ha ispirato di porci sotto il Suo manto.

Fondazione Coetus Fidelium MARIA IMMACOLATA


Anche se il rado aggiornamento del blog farebbe pensare il contrario, l'attività per promuovere la Messa tradizionale non è (fortunatamente) mancata.

Il 14 marzo si è costituito infatti a Fucecchio il

coetus fidelium Maria Immacolata:





Il vescovo ha ricevuto in udienza i portavoce il 22 aprile: nell'occasione ha preso visione dello statuto e delle firme originali e ha ricevuto la richiesta ufficiale di una celebrazione stabile della Messa tradizionale nel nostro paese.
Chi volesse aderire, anche da fuori Fucecchio, è pregato di comunicarcelo al seguente indirizzo:




Questo passo si è reso necessario per ottemperare al meglio ai requisiti posti dall Summorum Pontificum e per evitare l'obiezione che questa iniziativa fosse soltanto l'idea estemporanea di un singolo senza un reale seguito fra i fedeli.

Più avanti racconterò la storia di questi mesi di gestazione.

domenica 8 maggio 2016

Messa In Latino a Fucecchio – Aggiornamento 20160508

Chiedo scusa per la scarsa attività, ma fra lavoro e famiglia resta poco tempo per smanettare su internet, soprattutto alla sera.
Comunque l'attività riguardo alla Messa tradizionale è andata avanti, aggiornerò il blog a breve al riguardo.