venerdì 20 maggio 2016

Simboli I – La Medaglia Miracolosa


In questo articolo e nel prossimo si spiegano l'origine dei simboli apposti sui documenti del coetus fidelium e come siano stati scelti.

Il primo è naturalmente l'immagine della S. Vergine, il cui titolo di Immacolata dà il nome al nostro gruppo. Essa compare sui documenti ufficiali con cui comunichiamo con le autorità.

Molti l'avranno di certo riconosciuta: è il recto della Medaglia Miracolosa di Rue Du Bac dove la Madonna apparve nel 1830 a S.Catherine Labouré.

L'idea iniziale in realtà era quella di intitolare il gruppo alla Madonna di Fatima, per tanti motivi, ma anche per uno estetico: è l'iconografia della Madonna che mi piace di più, con l'abito tutto bianco bordato d'oro e la corona sul capo, in particolare col velo regale, col ricamo floreale. C'è una statua particolarmente bella in chiesa a S. Croce sull'Arno.



Nonostante tutto però il nome non mi convinceva: inoltre non riuscivo a trovare un'immagine grafica, che potesse fungere da logo. Anche le fotografie erano difficili da usare, per via dell'inquadratura o degli sfondi multicolore.

Fu così, che, omnia cooperantur in bonum etiam Google, mi imbattei in un'immagine particolarmente bella della Medaglia Miracolosa, che ora fa bella mostra di sé sui nostri documenti.


Dopo quasi due secoli, la medaglia ormai fa parte dei devozionali cattolici ed è talmente diffusa che non ci facciamo quasi più caso: ripassandone la storia però, se ne riscopre la grande importanza.

Intanto, l'apparizione di Rue du Bac nel 1830 è la prima delle tre grandi apparizioni mariane nella Francia (e nell'Europa) del XIX secolo: quella Francia figlia prediletta della Chiesa che, caduta nelle mani della massoneria, ne subiva il terribile giogo, come lo subirono poi l'Italia, le Americhe e oggi tutto il mondo.

Sono gli appartenenti alla sinagoga, che Gesù ben definì di satana, in quorum manibus iniquitates sunt, dextera eorum repleta est muneribus: ti promettono – e pare ti diano – il paradiso in terra, con le auto, le case, i viaggi, le crociere, il cinema, internet... ma hanno le mani lorde del sangue dell'aborto, del divorzio, del “matrimonio” omosessuale e di tutte le leggi, grandi e piccole, fatte per distruggere la civiltà cristiana e la famiglia che ne è il fondamento.

Ben disse loro Dio, quando si dettero agli idoli di Canaan, e dice a noi oggi: “Non avete voluto rispettare le mie leggi. Bene: vi lascio nelle mani dei vostri nemici. Vedremo se il loro giogo sara più leggero del Mio!”

Come loro siamo diventati e peggio, perché più in alto ci avevano portato il Redentore e i suoi Santi: inquieti e mai sazii: non più pellegrini verso il Cielo, ma raminghi in un mondo al crepuscolo, col cuore più arido del deserto del Sinai. 

E tuttavia, quando le ben meritate tenebre iniziavano a diffondersi, la Madre Santissima impetrò e ottenne di poterci soccorrere e fare da lampada di vetro purissimo, che diffonde incorrotta la luce del Cristo: sulla Medaglia Miracolosa è scritto Maria concue sans peché “Maria concepita senza peccato”. La diffusione di questa devozione convinse Pio IX a proclamare il dogma dell'Immacolata Concezione.

Le altre due grandi apparizioni furono La Salette nel 1843 e Lourdes nel 1858: quest'ultima avvenuta a conferma del dogma, dopo la sua proclamazione.

È un alternarsi di messaggi di speranza e di gravi ammonimenti alla conversione, altrimenti Dio avrebbe lascaito libero corso alla propria collera. Questo ciclo raggiungerà l'apice sessant'anni dopo a Fatima, dove la Madonna chiederà a due innocenti di sacrificarsi per la propria patria, proprio quando gli adepti della sinagoga conquistavano la Russia ed emanavano la prima legge in favore dell'aborto.

E sappiamo bene cosa dovette annunciare la Madre di Dio: catastrofi umane: guerre e apostasia, catastrofi naturali e la caduta della Chiesa Cattolica, sostituita da una sua contraffazione.

È la prostituta dell'Apocalisse, seduta sulla città dei sette colli: che fornica con la sinagoga, i maomettani, gli eretici e chiama tutto questo “ecumenismo”.

“Ma Dio aveva altri piani.” Ci dicono dal Cielo per bocca di Anna Catharina Emmerick.

È la prova suprema: quando il clero stesso abbraccia il mondo e chi lo dirige e abbatte la Santa Dottrina, come Giuda, o fugge come gli Apostoli nel Getsemani, non resta che Dio: “Se sia meglio obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, giudicatelo da voi stessi.” Lo disse S. Pietro al Sommo Pontefice di allora, cui comunque era sottoposto: vale per noi anche oggi.

Sarà – è – triste e doloroso, ma sappiamo già come va a finire: la Chiesa risorgerà, come già fece il Suo Sposo. E allora non ci sarà più spazio per i giuda e i tiepidi, i filii diffidentiae che non si sono fidati delle promesse del Cristo e han rincorso le menzogne di satana.

Il velo di Fatima dunque copre comunque questa opera: col bianco della sua purezza e l'oro della regalità di Dio.

Rendici puri Santa Madre, perché solo dalla purezza nascono il coraggio e tutte le virtù! Quanto ne abbiamo bisogno! Discerne causam nostram de gente non sancta! Fa' che fra un anno celebriamo te, Regina del Paradiso! Solo te! Lontani dagli apostati, che già si preparano a inneggiare all'eretico tedesco, il cui nome non scrivo, perché non deve apparire accanto al tuo:

Maria di Nazareth

 

 

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